martedì 25 marzo 2014

Piccole miserie

Credo di aver preso coscienza di quale sia il più grande problema di questo mondo. La rivelazione mi è giunta nello stesso modo in cui giungono tutte le rivelazioni: l’Arcangelo Antanaele in persona mi è apparso in sogno (o era forse una crisi mistica?), disvelando a me, umile servo del Suo Potere, gli arcani segreti.
E quale sarà mai questa minaccia incombente?
Il riscaldamento globale? La sovrappopolazione? Gli sprechi? La modernità che ci priva financo degli ultimi bricioli di umanità? O forse stai parlando di chi mette la virgola tra soggetto e predicato?
No, signori. Peggio, molto peggio. Anche se devo ammettere che chi mette virgole a cazzo lo strozzerei volentieri.
Allora sarà il signoraggio bancario? Gli sciikimiki? I troll pakati dal Piddìexpiùomenoelleskizzidimmerda? Il NWO? I poteri occulti? Il downtime di Whatsapp che ha causato retroattivamente la morte di Vespucci e Warhol e la clonazione della pecora Dolly, spingendo Einstein a coniare la celeberrima (ma neanche poi tanto) espressione “Temo il giorno in cui la tecnologia andrà oltre la nostra umanità: il mondo sarà popolato allora da una generazione di idioti”?
No, no, no e ancora no. E se qualcuno pensa davvero che queste cose esistano davvero merita il premio Babbione d’Oro o un TSO. A scelta.
No, signori miei. Il più grande problema della nostra epoca è costituito dagli esseri inanimati senzienti. Un grande, grandissimo problema del nostro tempo che rischia di avere effetti a catena potenzialmente distruttivi per la nostra civiltà.
Intendi dire che un giorno o l’altro i computer saranno talmente complessi da prendere coscienza e ribellarsi contro il genere umano?
Uhm… C’era un film che parlava di queste cose si chiamava Terminator. E comunque no.
Mi riferisco ad oggetti molto più piccoli e per certi versi insignificanti di un computer.
Le penne BIC.
Giuro, quelle cose sono il male. Il male incarnato. Se esiste qualcosa anche di solo assimilabile all’Anticristo, questo è il prototipo (de Saussure direbbe “il significato”) della penna BIC.
Perché ormai sono giunto alla conclusione, anche grazie al palesamento ad opera di Antanaele, che le penne BIC abbiano coscienza di sé e del mondo che le circonda.
Segue una breve lista di motivi per cui ritengo ciò:
a)      La penna BIC sa, in qualche modo, che hai bisogno di scrivere qualcosa urgentemente e si comporterà di conseguenza, decidendo di non funzionare (nel migliore dei casi) o di fare le bizze (nel peggiore);
b)     La penna BIC decide di celare la propria indole perfida e vigliacca dietro un fusto in plastica trasparente. Così magari pensi: “dai, è talmente buona che non ha nulla da nascondere!” Illuso;
c)      La penna BIC complotta contro di te. E non puoi farci nulla. E un bel giorno ti ucciderà. Più o meno.

È per questo motivo che ho deciso che al più presto comprerò una stilografica.

1 commento:

  1. Non escludo che ultimamente le mie due stilografiche si siano associate alle tue bic per complottare contro le nostre attività che richiedono scrittura.

    RispondiElimina