sabato 18 dicembre 2010

Il Mattino Sorge così Freddo e Grigio

Il mattino sorge così freddo e grigio
e sono ancora qui, da solo.
E' tutto uguale, gli anni sono passati,
così lenti e grigi, portandomi niente.
Non riesco a credere che siano passati dieci anni
e sia ancora qui, da solo.
Devo cambiare, devo muovermi,
rimarrò qui per sempre, per sempre.
E' giunta l'ora che me ne vada,
devo andare, devo lasciarmi tutto ciò alle spalle.
Devo andarmene, non ho bisogno di ripensamenti.
Devo andare, sento che i tempi sono maturi
e ognuno mi saluta: "Addio!"
Mi odiano, non sono mai stati amici,
avevano bisogno... che soffrissi.
Volevano che rimanessi e non me ne andassi mai... Miseri!

Le nuvole si diradano, il sole filtra:
sono così vivo, di nuovo!
Lycia - A Day in the Stark Corner (1993) - The Morning Breaks so Cold and Gray

domenica 12 dicembre 2010

Frantumi

Ti lascerò prendere
questo dolore nascente.
Sei troppo vicina per vedere
come l'orgoglio, dentro di te,
è ridotto in frantumi.

Questo fuoco scaccerà i senza anima e i deboli,
consumerà la mia follia
e attraverso ogni paura che devo mantenere
continuerò a fingere d'essere reale.

Non puoi resistere
a questi sciocchi accanto a te.
Allarga le braccia e condividi
quest'odio con me,
mentre riduce la tua anima in frantumi.

Questo fuoco scaccerà i senza anima e i deboli,
consumerà la mia follia
e attraverso ogni paura che devo mantenere
continuerò a fingere d'essere reale.
Amorphis - Far from the Sun (2003) - Smithereens

venerdì 3 dicembre 2010

Fumo e Specchi

Ho danzato un tango con la mia grande tracotanza, in gioventù,
ci siamo mossi sinuosamente sulla pista da ballo verso la verità soggettiva.

Ma non v'era armonia lì,
nessuna ragione per la coesistenza,
nulla per valicare la distanza.

Non sappiamo nemmeno chi siamo,
quando viviamo come se la vita sia una perdita,
come se potessimo cambiarla a piacimento
senza dar peso a ciò che infrangiamo.

Chi morì e ci rese stelle
con i nostri gambetti intellettuali,
le nostre intuizioni millionarie e le nostre ridicolezze,
siamo come specchi visti attraverso il fumo.

Ho accennato una canzone da marinaio con il matto per tenere il ritmo,
ogni cosa, dai giochi di parole agli scherzi per intrecciare i nostri sentieri.

Ma non v'era lealtà per sperare
e divertente era il bisogno di pietà:
come ci fa sanguinare la pietà, adesso.

Non sappiamo nemmeno chi siamo,
quando viviamo come se la vita sia una perdita,
come se potessimo cambiarla a piacimento
senza dar peso a ciò che infrangiamo.

Chi morì e ci rese stelle
con i nostri gambetti intellettuali,
le nostre intuizioni millionarie e le nostre ridicolezze,
siamo come specchi visti attraverso il fumo.

Ora non vi è simpatia nella melodia
perchè quella merda in dimensione di byte sta su Youtube:
dimmi cosa dovrei fare
quando non c'è cura alla malattia,
finchè raggiungeremo il punto più basso in assoluto
e la necessità costringerà finalmente qualcosa attraverso il tuo muro.

Non sappiamo nemmeno chi siamo,
quando viviamo come se la vita sia una perdita,
come se potessimo cambiarla a piacimento
senza dar peso a ciò che infrangiamo.

Chi morì e ci rese stelle
con i nostri gambetti intellettuali,
le nostre intuizioni millionarie e le nostre ridicolezze,
siamo come specchi visti attraverso il fumo.
Poets of the Fall - Twilight Theater (2010) - Smoke and Mirrors