Ho perso tutto quel giorno d'Aprile.
Mi giro verso i miei amici.
Nulla da dire.
Scrivo un nome
e lo leggo due volte:
sguazzo nella vergogna.
Ho detto che amo gli schemi eterni;
mi aggrappo al passato
come a sogni infantili.
Ho promesso di rimanere
e trattenere il fiato.
Sono andato molto lontano.
Vedo radici tra i piedi:
guidami tra le lande della menzogna.
Riposa il capo ora, non piangere,
non chiedere nemmeno il motivo.
Tenuti nella nostra razza degli idoli
i fantasmi del falso abbraccio di un idolo.
Riposa il capo ora, non piangere,
non chiedere nemmeno il motivo.
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