martedì 25 maggio 2010

Tuonela*

Dolore è il mio pane
e come vino bevo lacrime;
l'oblio la mia felicità,
terra sotto i denti del tempo.

Perchè fredda è la pietra
quando il gelo divora la terra,
non dona consolazione
la gelida mano dell'inverno.

Su di una coltre di neve
adagerò una cornice spezzata,
ciò che ferro e acciaio non ghermiranno
lo donerò in nome dell'inverno.
Una triste melodia araba non s'addice a un reietto,
non si rattristeranno le spose dai bei capelli
per questo vecchio solo e stanco.

Se solo potessi respirare
per vedere il sole di maggio...
Ma le notti son sempre più lunghe dei dì
mentre appassisco.

Venne l'uomo coronato
preceduto dal suono di tamburi,
disse che nessun braccio che regga una spada è abbastanza forte
se non poggia su buoni piedi.

Ma non sono trascurato:
negli occhi della ragazza m'offuschero,
taglierò le messi di Tuonela,
la ricchezza della mia defunta moglie.
Amorphis - Tuonela (1999) - Tuonela

*Il fiume del Regno dei Morti nella mitologia finnica, conosciuto anche come Tuoni o Manala.

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