giovedì 1 aprile 2010

Ciò che è bene è bene per me

Non è stato difficile
scegliere le parole da
metterti in bocca
nel mio dramma di ombre.
Tra le linee, la nascita di una parola, miele,
vedi chi sono,
là fuori, dove nulla viene perdonato,
una piccola ma forte parte di me grida ancora dietro di te.

Ciò che è bene è bene per me
come avrebbe dovuto sempre essere.
M'hai spezzato il cuore quando ero debole,
suppongo che tu non sia adatta a me.

Ho sognato
che tu abbia rotto col tuo deviato modo di fare,
vivi ancora in me.
Per favore, prenditi il tuo tempo ma vattene,
non far più lampeggiare quella luce, miele.
Le stagioni cambiano.
Ero l'estate del tuo cuore,
l'inverno ti ha sedotta più di una volta, ora so di essere libero.

Ciò che è bene è bene per me
come avrebbe dovuto sempre essere.
M'hai spezzato il cuore e ancora ti sogno:
come puoi essere dentro di me?

Ho sempre pensato che ce l'avremmo fatta
a trovare un modo di vivere assieme.
Ti sei risparmiata il meglio per la fine e ora è tardi;
conto le ore del giorno che sembra durare un'eternità.

Parole attraverso la porta,
uno splendore dalla finestra rotta.
Ho trovato la tua chiave sul pavimento
e sento di aver perduto il cuore.

Ciò che è bene è bene per me
come avrebbe dovuto sempre essere.
M'hai spezzato il cuore e ancora mi affliggo:
come puoi essere dentro di me?

Ciò che è bene è bene per me
come avrebbe dovuto sempre essere.
M'hai raccontato una favola di menzogne
e c'ho creduto.
Il cuore m'è mancato.

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