lunedì 23 agosto 2010

Domenica, Cruenta Domenica

Non credo alla notizia di oggi.
Oh, non posso chiudere gli occhi
e lasciarla andar via.
Per quanto tempo...
Per quanto tempo dovremo cantare questa canzone?
Per quanto tempo, per quanto tempo?
Perchè stanotte... Possiamo essere un'unica cosa,
stanotte...

Bottiglie rotte sotto i piedi dei bimbi,
corpi sparsi lungo il vicolo cieco,
ma non obbedirò al richiamo di guerra
che mette la mia schiena
mette la mia schiena contro il muro.

Domenica, cruenta domenica.
Domenica, cruenta domenica.
Domenica, cruenta domenica.

E la battaglia è appena iniziata:
in molti si sentono perduti, ma dimmi chi è il vincitore.
La trincea è scavata nei nostri cuori
e le madri, i figli, i fratelli, le sorelle
ci sono stati strappati.

Domenica, cruenta domenica.
Domenica, cruenta domenica.

Per quanto tempo...
Per quanto tempo dovremo cantare questa canzone?
Per quanto tempo, per quanto tempo?
Perchè stanotte... Possiamo essere un'unica cosa,
stanotte...

Domenica, cruenta domenica.
Domenica, cruenta domenica.

Asciuga le lacrime dagli occhi,
asciuga le lacrime.
Oh, asciuga le lacrime.
Oh, asciuga le lacrime.
Domenica, cruenta domenica.
Oh, asciuga le lacrime.
Domenica, cruenta domenica.

Domenica, cruenta domenica.
Domenica, cruenta domenica.

Ed è vero che siamo immuni
quando la verità è fittizia e la TV realtà.
E oggi sono in milioni a piangere:
mangiamo e beviamo, mentre loro domani moriranno.

Domenica, cruenta domenica.

La vera battaglia è appena iniziate
ha dichiarato la vittoria, Gesù ha vinto.

Domenica, cruenta domenica.
Domenica, cruenta domenica.
U2 - War (1983) - Sunday, Bloody Sunday

Oceani


 Lasciatemi partire
e solcare
i grandi oceani
che si estendono
da un capo all'altro
di un altro mondo.

Sulla Jäänmurtaja
sarò comandante
e telegrafista,
cuoco e macchinista.
In poppa al mio vascello
canterò canti antichi.

Lasciate che sia il primo
a imbarcarmi
per scoprire
cosa c'è al di là
dei ghiacci,
dei venti,
dei diamanti.
Cosa c'è al di là
di questo oceano
di metano.

L'immagine è "Il Mare di Ghiaccio", nota anche come Il Naufragio della Speranza (1824)  di Caspar David Friedrich.

Una tua Scelta

Il tempo di cambiare è giunto ed è andato,
guardavo le tue paure diventare il tuo Dio.

E' una tua scelta,
E' una tua scelta...

Travolta, hai scelto di correre,
apatica per lo stordimento.

E' una tua scelta,
E' una tua scelta...

Hai alimentato il fuoco che c'ha bruciati
quando hai mentito
per sentire il dolore che sprona
il tuo nero interiore.

Nessuno progetta di incamminarsi sul sentiero che porta in basso
e qui rimani davanti tutti noi e dici che
è finita.

Può sembrare un ripensamento.
Sì, fa male sapere di essere stato comprato.

E' una tua scelta,
E' una tua scelta...

Hai alimentato il fuoco che c'ha bruciati
quando hai mentito
per sentire il dolore che sprona
il tuo nero interiore.

E' una tua scelta,
E' una tua scelta...

Nessuno progetta di incamminarsi sul sentiero che porta in basso
e qui rimani davanti tutti noi e dici che
è finita.
E' finita.
Alice in Chains - Black Gives Way to Blue (2009) - Your Decision

domenica 22 agosto 2010

Il Nostro Momento

Le “radiose giornate” sono finite da un pezzo, ben presto sostituite da quelle ben più tediose dell’estate, segnate dalla sospensione delle attività parlamentari che, puntualmente, decretano la più totale apatia mentale degli italiani.
Queste giornate vengono rese ancora più tediose dagli avvenimenti degli ultimi due mesi.
Le radiose giornate sono, ovviamente, quelle che seguirono l'approvazione della legge bavaglio: giorni pieni di entusiasmo per la notizia che giungeva dalla piccola Repubblica d'Islanda.
Il Parlamento di quel Paese, infatti, aveva appena varato la legge presentata dal ministero socialdemocratico di Johanna Sigurðardóttir denominata Icelandic Modern Media Initiative, subito ribattezzata "legge bavaglio", con una maggioranza più che bulgara (su 51 deputati, non vi fu nessun voto contrario e solamente un astenuto).
Salutata da molti come una possibilità di aggirare la normativa italiana, la nuova legge islandese avrebbe potuto essere un richiamo fortissimo sia per molte testate indipendenti italiane (in particolar modo per quelle attive sul web), sia per i partiti d'opposizione.
E invece, calma piatta.

Mentre il PD si limitava a sconfessare l'approvazione al Senato del DDL Intercettazioni con un atto a metà strada tra l'anatema e l'ammissione di impotenza, la notizia della legge della piccola Repubblica atlantica invecchiava rapidamente, fino a cadere nel dimenticatoio.
Frattanto l'iniziativa passava nelle mani dei giornalisti, che per il 9 luglio hanno aderito in massa a uno sciopero che, più che una forma di protesta, assomiglia a una prova generale dell'applicazione dell'ennesima trovata liberticida del governo liberale (?) italiano.
Per l'ennesima volta FNSI e USIGRAI hanno dato una pessima impressione di se, attuando un'autocensura che ha avuto l'esito di danneggiare sia il giornalista che il lettore.
Per il giornalista si tratta di una sconfitta morale, un tradimento al senso del dovere che dovrebbe spingerlo anche alla violazione delle leggi censuratrici per informare il cittadino.
Per il cittadino è una sconfitta civile, in quanto si vede negato il proprio diritto ad essere informato, strettamente legato a quello di poter avere proprie opinioni e di poterle esprimere.
Sì, perchè "chi non sa, non può scegliere", come diceva il Presidente della Repubblica Luigi Einaudi, esempio insuperato di liberalismo politico, decretando una parola nuova e definitiva su questi due diritti fondamentali, così intimamente uniti l'uno all'altro.

Ma i nostri giornalisti sono troppo miopi o troppo impegnati a difendere il loro attestato di buona grammatica per accorgersi di tali sottigliezze.
Meglio quindi continuare a sottostare a direttori di telegiornali che più che impiegati statali sembrano impiegati di governo, oppure a difendere i propri privilegi di casta.
E così, mentre la presidentessa Sigurðardóttir passerà alla storia più come difenditrice della libertà d'informazione che come primo capo di governo omosessuale, in Italia si continuerà a barattare la propria libertà e la propria coscienza in cambio di... di cosa?
Forse dell'immagine edulcorata del mondo che ci offre il filtro dello schermo della televisione, ma non per molto.
L'attuale Primo Ministro islandese, dopo la sconfitta del 1994 alle elezioni per la guida dei socialdemocratici islandesi, aveva annunciato che sarebbe giunto il suo momento.
Ora questo momento è giunto; e presto arriverà anche il nostro, se non è già arrivato.

martedì 10 agosto 2010

Il Poeta

Sia io seppellito in una tomba senza onore!
Per salvare il mondo, venni dal Signore.
Diedi loro l'alta conoscenza del cuore:
Fede, e Libertà, e Amore.
M'odiarono per il mio disprezzo
di Religione, Legge e Nozze.
Quindi sia la mia tomba innominata,
la mia vergogna dalla terra inghiottita!

La poesia in lingua originale è opera di Aleister Crowley (1875-1947), poeta e occultista inglese.

sabato 7 agosto 2010

Marines

Inclinazione per la guerra del rock n' roll
sotto la bandiera della pace e della giustizia,
la tua terra natia da liberare,
in aria, sulla terra e per mare.

Per il loro onore e la loro corona aurea
agiteranno il martello della gloria,
il patriota nel loro cuore coraggioso
li rende affamati dell'amore per la libertà.

L'odio, solo uno strumento controllato dagli aggressori,
nelle profondità della giungla, nella tempesta del deserto*
intrappolati tra legioni di odio,
intrappolati al di sotto dei malefici occhi del fato.

Sembra che siamo destinati a soffocare le vostre speranze,
marciando verso il destino, senza abitudine a mentire,
non lasceremo il campo di battaglia senza aver lasciato un segno,
col fucile al mio fianco.

Marines,
lottano per te,
marines,
muoiono per te,
marines,
mantieni alto il tuo onore,
marines.

Sei il prescelto per rendere sicuro il mondo,
soldato universale fino all'osso
e per mio fratello avrai ciò che meriti
durante il sanguinario cammino per la guerra.

Marines,
lottano per te,
marines,
muoiono per te,
marines,
mantieni alto il tuo onore,
marines,
là fuori, nei campi di morte.

Marines,
lottano per te,
marines,
muoiono per te,
marines,
mantieni alto il tuo onore,
marines.

Senti la mina fare click sotto il tuo piede,
sai che devi andare,
senti il grilletto di un'arma straniera
che vuol seppellire la tua speranza.

Apri sempre la strada per la pace duratura,
sacrificando te stesso finchè non lascerai il mondo,
per la gente comune, onesta generazione,
solo tu puoi fermare la disintegrazione umana.
Sodom - M16 (2001) - Marines

Fuoribordo

Ti vedo piangere e piove
e si lavano i giorni tristi
e si lava il dolore che porta la perdita,
e poi hai sorriso, nonostante facesse male
perchè non credi negli errori,
solo che abbiamo fatto veramente un disastro.

Quando l'affare che hai fatto con l'amore
è una strada a senso unico,
una strada a senso unico
e senti che stai andando fuoribordo
poichè sei incompleto, incompleto.

Non hai paura di fidarti,
in ogni modo puoi provare
a imparare a far sì che le cose abbiano un senso
e il modo in cui dici che ce la faremo,
con una risatina potremo volare,
sai la quantità di speranza che ci vuole.

Quando l'affare che hai fatto con l'amore
è una strada a senso unico,
una strada a senso unico
e senti che stai andando fuoribordo
poichè sei incompleto, incompleto.

Ti sentii ridere come una bimba
invece di sbuffare irritata,
invece di notare i difetti,
come sotto la pioggia, quando hai pianto
si sono lavate tutte le macchie di falso orgoglio,
imparerai a far le cose migliori.

Hai un po' più di non abbastanza,
più di ciò che manca, ma non è amore,
un po' della stessa cosa che sognavi.
E' abbastanza, è abbastanza.

Quando l'affare che hai fatto con l'amore
è una strada a senso unico,
una strada a senso unico
e senti che stai andando fuoribordo
poichè sei incompleto, incompleto.

Quando l'affare che hai fatto con l'amore
è una strada a senso unico,
una strada a senso unico
e senti che stai andando fuoribordo
poichè sei incompleto, incompleto.

Quando l'affare che hai fatto con l'amore
è una strada a senso unico,
una strada a senso unico
e senti che stai andando fuoribordo
poichè sei incompleto, incompleto.

Quando l'affare che hai fatto con l'amore
è una strada a senso unico,
una strada a senso unico
e senti che stai andando fuoribordo
poichè sei incompleto, incompleto.
Poets of the Fall - Signs of Life (2005) - Overboard

mercoledì 4 agosto 2010

Stato di Prigionia

Per così tanti anni mi dissolsi
e chiusi le porte alle mie spalle.
Paga quel prezzo se perdi tutto,
la fine non è il richiamo del passato.

Aspettando che l'oscurità si chiuda
e lì sarai la luce
intagliata nell'anima
e uscirai dal tuo calco.

La mente rapita è uno stato di prigionia
ma solo chi è libero avrà il suo sostegno.
Bruci tutto ciò che un tempo amavi,
adesso è tempo di voltarsi.

E' tutto troppo chiaro, ti nascondevi
senza nulla da dire, solo bugie,
ti vergogni mentre provi a lavare le macchie:
il tuo arresto non è il richiamo del passato.

Aspettando che l'oscurità si chiuda
e lì sarai la luce
intagliata nell'anima
e uscirai dal tuo calco.

La mente rapita è uno stato di prigionia
ma solo chi è libero avrà il suo sostegno.
Bruci tutto ciò che un tempo amavi,
adesso è tempo di voltarsi.
Amorphis - Am Universum (2001) - Captured State

martedì 3 agosto 2010

Lontano dal tuo Sole

Nulla è più di troppo,
nell'attesa del tocco fatale.
Desideri l'ultimo bacio, addio,
come una bimba che non sa mentire.

Me ne vado
adesso, via da te
e dal tuo sole
tramonta da te,
mentre me ne vado
adesso, via da te
e dal tuo sole.

Premendo sulle ferite delle anime sanguinanti
hai evocato le genti mai stanche
per invitarle al festino dell'ansia
come la stirpe che non può generare.

Me ne vado
adesso, via da te
e dal tuo sole
tramonta da te,
mentre me ne vado
adesso, via da te
e dal tuo sole.
Amorphis - Far from the Sun (2001) - Far from the Sun